domenica 5 ottobre 2008

I risultati di un esame fatto per divertimento...

Qualche mese fa, sono venuta a conoscenza del fatto che alla Facoltà di disegno industriale esisteva un esame intitolato 'Analisi musicale'. Mi feci subito prendere dalla curiosità di capire che programma avesse, e come fosse impostato. Lo andai a vedere e mi piacque, decisi di prepararlo come esame opzionale prima della tesi. Il programma oltre a prevedere una parte orale, richiede la preparazione di due video, associati a tracce musicali prestabilite dal professore. Uno deve essere distonico alla musica che lo accompagna, cioè in contrasto, l'altro sintonico, totalmente inerente... Il secondo è quello un pò più semplice, il primo diciamo che è un pò più difficoltoso, perchè le sensazioni che delle immagini possono provocare in un individuo sono molto soggettive, per cui è facile sbagliare, io ho fatto un tentativo. Spero che al prof. non dispiaccia. Il video sintonico è composto da parti di uno dei miei film preferiti 'Le conseguenze dell'amore', questa è la mia interpretazione.

3 commenti:

Unknown ha detto...

Scrivo con il video che va
Scala mobile in accentuata prospettiva: un personaggio in fondo come un puntino, a scatti va…
Il ritmo è la partitura più visibile (udibile) del brano musicale inizia con un solo angosciante suono ed un ritmo una e due battute successive come un pulsare cardiaco, le immagini scorro lente. Gli sguardi teneri dell’uomo e amicanti e curiosi della ragazza si agganciano. Mai la macchina da presa è ferma. L’immagine della scala mobile, scandisce i tempi della sequenza delle riprese dando un respiro autonomo alle immagini nella scansione quasi cronometrica del ritmo, si aggiunge uno schiocco sempre in un crescendo di somme di strumenti. Al 16” non mutano le riprese e si aggiunge uno schiocco ai ritmi precedenti, scorrono figure esterne come ritorni di memoria.
32” un sferzata grave un suono potente di una battuta ripetuta e due ravvicinate, mentre la ripresa posteriore della testa dell’uomo inizia la sua evoluzione acrobatica sempre tra solo ritmi senza apparente armonia.
Le immagini passano lente e i ritmi costanti si assommano di strumenti singhiozzanti in una armonia solo di sospiri suddivisi, fino alla seduta del personaggio e la camera che gli gira intorno senza variare il ritmo ossessivo di fondo, anche se si aggiungono altri sibili ed arpeggi sempre con la consueta tormentosa nenia. Le immagini scorrono tra esterni ed interni. La scala mobile presa in una fuga accentuata è segno lungo ed affascinante, il personaggio avanza.
Ad 1’ l’arpeggio segue il movimento della camera intorno alla testa dell’uomo è il personaggio seduto e stabilisce uno scatto della regola. La presa ribaltata inquietante come la musica ossessiva sottolinea. Reclina la testa… risale.
A 1’36 ancora la scala mobile con una fuga esasperata. 1’,55” il personaggio che avanza a scatti singoli alternandosi a intrusioni di immagini anche di esterni, spinto dal ritmo dalla musica, e dal battito della luce di sicurezza intermittente, sguscia dalla scala mobile trascinando il troller. L’alternarsi del ritratto statico della ragazza e l’avanzare della figura è sincronico.
Le seduta dei giovani personaggi accanto al letto è il massimo dell’emozione e a 2’15” le scansioni delle immagini sono dettate dal ritmo della musica e ne seguono i tempi. Il personaggio sembra confuso posseduto da una pena. Poi convulse inquadrature veloci sempre accompagnate dal ritmo uguale.
Quando a 2’45” entra il pianoforte le immagini non cambiano atmosfere se non nel regolare viso della protagonista femminile, per una passaggio di una inquadratura esterna. Tutto diventa più mielato e pacato, anche se i personaggi sono i soliti e, a rallentatore ogni movimento, tutto acquista un’atmosfera surreale.
L’armonia del brano musicale, non segue il tipo delle immagini che sono della stessa entità e suggestione di prima se non a 3’19 il nudo che accompagno la delicatezza del pianoforte nella bella figura della ragazza. Lo sguardo malinconico del personaggio principale bene si addice alla nostalgia del suono. Il suggello finale è dato dalla frase scritta che lascia sfumare la musica: Progetti per il futuro, non sottovalutare le conseguenze dell’amore”.

Non conosco il film. Però mi sembra un rapporto tra due persone con differenza di età e tutto lo sviluppo sembra velato e giocato tra desiderio e l’impossibilità di attuarlo. Tra sguardi pieni di complicità e anche di impossibilità. La musica nella prima parte è affannante e le immagini non sempre seguono questo stato della coscienza. Dal tempo 2’,45 quando appare il pianoforte, si sente ogni scena più correlata al commento musicale. Certo non deve essere a tutti i costi didascalico delle immagini, però questa era l’esercitazione sul modo “sintonico” quindi un legame per quanto semplice andava trovato. A me è piaciuto l’accostamento, però credo funzioni meglio nella seconda parte. Considerata la lentezza delle immagini e l’armonia della musica. Complimenti.

Marianna ha detto...

Che analisi approfondita...

Neppure un critico sarebbe andato così a fondo, non meritava tutta questa importanza... hai centrato abbastanza bene il tema del film, sono contenta perchè questo era il mio intento. La prima parte ho intenzionalmente voluto che fosse angosciante anche se le immagini sono lente, per descirivere la tragicità della vita dell'uomo, ho omesso però le immagini che descrivevano i motivi di questa angoscia, perchè sarebbe stato credo troppo banale ed ho invece utilizzato altri elementi, molto più sottili ed inquietanti per il fatto che sono flash senza una reale motivazione, che Sorrentino spesso inserisce nei suoi film, in questo caso i chierichetti, i cavalli che trasportano il carro funebre, l'immagine dell'uomo con il trolley. a tratti ho aggiunto delle immagini della ragazza per anticipare ciò che sarebbe successo dopo. Ovviamente chi vedrà il film poi capirà meglio.
La seconda parte è quella più rilassata, credo ci sia poco da spiegare è abbastanza chiara.
Ma tu scrivi davvero bene, perchè non scrivi qualche post sul tuo blog, scrivo tanto io che non sono molto capace, perchè sprecare tanta abilità...

Unknown ha detto...

Poi, se puoi, facci sapere casa ti hanno detto all'esame, così, per capire come hanno visto i professori questo lavoro.