La cosa strana che accade quando guardi questo capolavoro con qualcuno che ancora non l'abbia visto, e che ti viene di chiedere ogni tanto ' è noioso?', forse in maniera un pò presuntuosa perchè si pensa che l'altra persona non possa capire il fascino di quei silenzi e di quella lentezza, ma l'abilità con cui è stato girato e diretto e soprattutto la bravura di Servillo rendono comprensibile il film a molti secondo me.
Quanto è più 'american thriller' questa locandina
per il mercato cinematografico francese, siamo troppo più raffinati, non c'è storia.
Mi sono piaciute molto le cose che ha detto Sorrentino, negli extra, dice che il personaggio è stato ispirato da quegli uomini d'affari che durante i suoi viaggi di lavoro incontrava negli alberghi, che erano sempre soli e molto molto misteriosi, dice ' I personaggi di cui parlo non possono che essere persone che non conosco'
Poi dice che questo film vorrebbe essere come una storia di Simenon, dove il giallo in sè non è il protagonista principale, ma viene dato rilievo a tutto ciò che lo circonda, alla psicologia del giallo, ed in questo secondo me c'è riuscito benissimo.
Ci sono tantissime altre cose interessanti, soprattutto per chi ama questo film, per chi non l'ha visto lo consiglio vivamente.
Ci sono tantissime altre cose interessanti, soprattutto per chi ama questo film, per chi non l'ha visto lo consiglio vivamente.
Riguardo ai personaggi secondari, devo ammettere che non mi sono piaciuti un granchè, non so se sono stati scelti perchè figli d'arte.. non so.
Olivia Magnani (nipote di Anna Magnani), quando parla non scandisce bene, sembra che impasti un pò, (stile Monica Bellucci) sì è una bella ragazza, mora ed occhi verdi, però non ci credo che non ce ne fossero state carine quanto lei più brave però.
Adriano Giannini, non mi dice un granchè, ha un modo di recitare molto genere fiction, o forse accanto a Toni Servillo tutto perde valore, la sua bravura supera tutto e tutti.
LE CONSEGUENZE DELL'AMORE (tratto da Wikipedia)
Paese: Italia
Anno: 2004
Durata: 100'
Ratio: 2,35:1
Genere:
drammatico
Regia: Paolo Sorrentino
Soggetto: Paolo Sorrentino
Sceneggiatura: Paolo Sorrentino
Interpreti e personaggi
Toni Servillo: Titta Di Girolamo
Olivia Magnani: Sofia
Adriano Giannini: Valerio
Gianna Paola Scaffidi: Giulia
Raffaele Pisu: Carlo
Fotografia: Luca Bigazzi
Montaggio: Giogiò Franchini
Effetti speciali: Stefano Marinoni
Musiche: Pasquale Catalano
Premi: 5 David di Donatello 2005: "miglior film", "miglior regista", "migliore sceneggiatura", "migliore attore protagonista" (a Toni Servillo), "miglior direttore della fotografia"
TRAMA
Titta Di Girolamo è un salernitano che da dieci anni vive una vita grigia e monotona all'interno dell'albergo in cui alloggia a Lugano, in Svizzera, costantemente in attesa di un segnale che, quando arriva, lo trasforma in uno scrupoloso uomo d'affari. I giorni trascorrono lenti nella rigida sequenza di azioni precalcolate che ormai sono la routine abituale dell'uomo. Ma un giorno, da freddo calcolatore, Titta inizia a scomporsi, fino ad arrivare a parlare alla signorina del bar, Sofia, ricordando a sé stesso di "non sottovalutare le conseguenze dell'amore". (ho tagliato la fine...)
Da non sottovalutare la colonna sonora.